Falsi Percorsi Spirituali: La Trappola che Allontana dal Risveglio

Come distinguere i percorsi spirituali autentici

Bentrovati a tutti. Oggi voglio tornare su un argomento che ho già toccato in passato, ma che ritengo fondamentale, soprattutto in questo momento storico: la distinzione tra un vero percorso spirituale e uno che definirei “pseudospirituale”. Nel video precedente, abbiamo parlato del risveglio spirituale in atto, pur se ancora in una fase embrionale. Ma cosa sta succedendo nel mondo della spiritualità? Purtroppo, il mercato è saturo di percorsi che, pur essendo venduti come autentici, non lo sono affatto. Sono come degli “specchietti per le allodole”, che attirano chi è alla ricerca di qualcosa di vero, ma li intrappolano in un vicolo cieco.

L’incontro con i veri maestri illuminati

Dopo molti anni di ricerca spirituale, ho avuto la grazia di incontrare dei veri maestri illuminati viventi. Un maestro illuminato è un individuo che ha destrutturato il proprio ego e ha raggiunto un contatto profondo con la scintilla divina che risiede in sé, la sua vera natura. In altre parole, un maestro illuminato è come “Dio incarnato in un corpo umano”, come lo furono Gesù, il Buddha (che significa “illuminato”) e, ai giorni nostri, maestri come Amma e tanti altri.

Dopo averli incontrati, mi si è aperto un mondo e ho realizzato che molti dei percorsi che avevo seguito fino a quel momento non erano autentici. Questi percorsi parlavano di “salti quantici”, di “ascensione alla quinta dimensione”, di concetti di “fantascienza spirituale”. Erano affascinanti e allettanti per le masse, ma nella pratica non richiedevano un lavoro concreto e quotidiano su sé stessi. Si limitavano a ridondanti banalità spirituali come “sii buono” o “aiuta il prossimo”, cose che già sappiamo istintivamente.

La grande differenza sta nel fatto che i veri maestri non si limitano a dirti cosa fare, ma ti insegnano come farlo. Ti danno gli strumenti pratici per lavorare sulla tua evoluzione interiore e per raggiungere lo stato di illuminazione che loro stessi hanno raggiunto.

Il ruolo dell’ego spirituale e i falsi percorsi

Qual è lo scopo di questi pseudopercorsi? Il fine è quello di allontanarci dai sentieri autentici. Essi contengono una parte di verità che risuona in noi, ma la propongono in una maniera che non alimenta l’umiltà, bensì l’ego. Si concentrano su ciò che diventerai, su ciò che sperimenterai, su quanto sarai “figo” come un “maestro asceso”. Questo alimenta un desiderio egoico di evoluzione, un concetto che io chiamo “ego spirituale”. L’ego spirituale è molto più pericoloso di quello materiale, perché si nasconde dietro un’apparente bontà, fatta di frasi come “siamo tutti fratelli”, ma che in realtà crea dipendenza.

Un vero percorso spirituale non genera dipendenza, ma ti libera da ogni forma di dipendenza, anche nei confronti del maestro. Un vero maestro, infatti, redarguisce i discepoli se li vede attaccati alla sua persona, perché l’unica via per la trasformazione è l’applicazione degli insegnamenti.

La strategia dell’oscurità

Oggi, il “lato oscuro della forza” non si limita a tenerci nella paura e nella materialità, come ho spiegato nel video precedente. Ha creato un vero e proprio esercito di pseudoinsegnanti, molti dei quali sono in buona fede e non sono persone malvagie. Questo li rende ancora più pericolosi, perché trasmettono una convinzione profonda in ciò che fanno, pur essendo stati a loro volta plagiati e condizionati.

Di conseguenza, vendono e diffondono strumenti disfunzionali all’evoluzione. A volte sarebbe meglio non fare nulla, perché la vita stessa, con le sue leggi universali e con il karma, ci offre le esperienze necessarie per evolvere. Un percorso spirituale “finto” può addirittura rallentare questo processo, perché non fornisce gli strumenti giusti e alimenta motivazioni che rafforzano l’ego spirituale.

La via del discernimento: come riconoscere l’autenticità

In questa epoca, dobbiamo sviluppare una capacità fondamentale: il discernimento. So che non è facile, ma possiamo coltivarla mettendo in dubbio ciò che ci viene proposto. Il consiglio che posso dare è di analizzare l’origine del percorso. Da chi arriva?

Diffidate da chi dice di canalizzare messaggi da entità superiori o di essere un essere privilegiato. Dio e l’universo ci hanno mandato dei maestri in carne e ossa, non dobbiamo cercarli in canali non verificabili. Usiamo il buon senso. Un maestro autentico è qualcuno che è stato riconosciuto tale dalla sua stessa vita, dal suo esempio e dai risultati che ha dimostrato.

Verificate sempre chi ha codificato quel percorso. Non fidatevi di un nome qualunque, ma cercate, studiate e approfondite. Chi è Yogananda? Chi è Amma? Chi è Yogananda? Cercate, ricercate. Se all’origine del percorso c’è stato un vero maestro illuminato, è molto probabile che l’insegnamento sia autentico.

Inoltre, verificate che l’insegnamento sia stato tramandato senza modifiche o mistificazioni. Spesso, gli insegnanti aggiungono il proprio ego e modificano gli insegnamenti, riducendone in modo significativo l’efficacia.

La via è chiara: usate il discernimento, ricercate l’origine, studiate e non abbiate paura di dubitare. Solo in questo modo potrete trovare un cammino che vi porti alla vera evoluzione spirituale.