I Chakra: Funzioni, Energia e Spiritualità

I Centri Energetici e il Loro Ruolo

Oggi desidero tornare su un argomento che ho già trattato diverse volte: i chakra. Voglio approfondirlo perché è importante riprendere i concetti fondamentali e fare chiarezza.

Partiamo dal significato della parola stessa. In sanscrito chakra significa “ruota”. Questa traduzione letterale ci dà già un’idea del movimento associato ai chakra, che non sono statici, ma dinamici. Sono centri energetici che riflettono questa dinamicità, in contrapposizione a qualsiasi concetto di stagnazione.

Lo scopo dei chakra

I chakra hanno uno scopo ben preciso. Purtroppo, nel mondo occidentale, e in particolare nel Reiki occidentale, si tende a parlare di chakra in modo superficiale oa enfatizzare aspetti marginali, dimenticando il loro vero significato. Nel Reiki tradizionale giapponese, ad esempio, i chakra non vengono menzionati, e magari ne parleremo in un’altra occasione.

Secondo la tradizione vedica e gli insegnamenti dei maestri, i chakra non sono direttamente correlati allo stato di salute fisica, come spesso si crede. Associarli esclusivamente a malattie o disfunzioni è una semplificazione che porta a diffondere informazioni errate.

Dove si trovano i chakra?

I sette chakra principali sono disposti lungo il corpo in corrispondenza del Sushumna , il canale energetico centrale, supportato da Ida (canale femminile con energia maschile) e Pingala (canale maschile con energia femminile).

1. Primo Chakra (Muladhara) : Si trova nel perineo, tra ano e genitali.
2. Secondo Chakra (Swadhisthana) : Situato appena sopra l’osso pubico.
3. Terzo Chakra (Manipura) : Erroneamente chiamato “del plesso solare”, è posizionato all’altezza dell’ombelico.
4. Quarto Chakra (Anahata) : Collocato nella depressione centrale dello sterno.
5. Quinto Chakra (Vishuddha) : Si trova nella fossetta tra le clavicole.
6. Sesto Chakra (Ajna) : È posizionato tra le sopracciglia, noto anche come “terzo occhio”.
7. Settimo Chakra (Sahasrara) : Non è direttamente connesso al Sushumna , ma ha un collegamento speciale con l’energia universale.

La funzione dei chakra

I chakra svolgono due funzioni principali: sintesi e trasformazione.

1. Sintesi : L’energia universale entra nel nostro corpo attraverso la “bocca di Dio”, situata nella nuca, che corrisponde al polo posteriore del sesto chakra. Quest’energia, chiamata Prana, scorre lungo il Sushumna . Ogni chakra, grazie alla sua frequenza peculiare, prende dall’energia universale la parte che gli corrisponde e la utilizza per energizzare il corpo attraverso i 72.000 nadi (canali energetici) che distribuiscono il Prana ai vari organi e sistemi.
2. Trasformazione : La seconda funzione dei chakra è legata all’energia Kundalini. Questa energia, posta al di sotto del primo chakra, è potente ma grezza, e ogni volta che ci dedichiamo alla meditazione o ad altre pratiche spirituali, una piccola parte di Kundalini si attiva e risale verso i chakra. Quando entra in un chakra, quest’ultimo la trasforma, elevandola alla propria frequenza energetica e magnetizzandosi.

L’energia Kundalini

La Kundalini è spesso descritta come una corrente elettrica di altissimo voltaggio, paragonabile a 10.000 o 100.000 volt. Se venisse lasciata risalire senza controllo, potrebbe “friggere” i nostri circuiti energetici. Tuttavia, il lavoro graduale dei chakra permette di trasformare questa energia in modo sicuro e armonioso.

Ogni volta che meditiamo, i chakra aprono una “porticina”, consentendo a una piccola quantità di Kundalini di entrare e risalire. Il processo di risalita della Kundalini dipende dal nostro livello di consapevolezza e pratica spirituale. Solo quando tutti i chakra saranno pienamente aperti, l’energia potrà raggiungere il sesto chakra, permettendoci di fare l’esperienza mistica del Samadhi, la connessione con il divino.

Energia, emozioni e salute

Il Prana e la Kundalini sono direttamente influenzati dal nostro stato spirituale ed emotivo. Stati emotivi negativi o conflitti interiori cronici possono causare blocchi energetici nei chakra, riducendo l’apporto di Prana. Quando questi blocchi si cronicizzano, possono portare a squilibri energetici che, nel tempo, si manifestano come malattie.

Attraverso un percorso di crescita spirituale, tuttavia, è possibile ridurre questi blocchi, migliorando il flusso energetico e il funzionamento dei chakra. Questo si traduce in un miglioramento del benessere fisico, mentale e spirituale.

Conclusione

I chakra svolgono un lavoro straordinario di sintesi e trasformazione, mantenendo un delicato equilibrio tra corpo, mente e spirito. Coltivare una pratica spirituale regolare aiuta non solo a migliorare il flusso di energia vitale, ma anche a raggiungere stati superiori di consapevolezza e armonia interiore.

Questo articolo è un invito a riflettere sull’importanza di approfondire le conoscenze sui chakra e di intraprendere un percorso spirituale per vivere in salute, equilibrio e consapevolezza.