I Vizi ci Spengono la Mente

Come liberarci dalle dipendenze per ritrovare la vera felicità

Negli ultimi giorni ho affrontato più volte un tema che mi sta particolarmente a cuore: i vizi.
Sì, perché i vizi non sono semplici abitudini o svaghi: essi spengono la nostra mente, il discernimento, la logica e la capacità di vivere pienamente. In poche parole, ci spengono il cervello.

I vizi come strumento di manipolazione

Quali vizi? Tutti. Ogni comportamento che, da oggetto di svago, diventa dipendenza, rientra nella categoria dei vizi.
Pensiamo ai social media, forse il vizio più grande della nostra epoca. Nascono come strumenti di comunicazione, ma sono diventati catene invisibili che alimentano dipendenza e condizionamento.

Lo stesso vale per il consumo smodato di videogiochi, fumo, alcol o persino il desiderio continuo di possedere beni materiali: la bella casa, la macchina, gli status symbol. Tutto questo non è altro che un inganno: ci convincono a cercare la felicità in ciò che è esterno a noi.

Il problema è che la felicità che proviene dall’esterno è effimera. Dura pochi giorni, a volte poche ore, prima di trasformarsi in nuove preoccupazioni o in una nuova “fame” di qualcos’altro.

Come i vizi rubano la nostra libertà

Un vizio, a lungo andare, diventa una forma di schiavitù.
Chi fuma lo sa bene: terminata una sigaretta, la mente corre subito al pacchetto per assicurarsi che ne restino abbastanza. Lo stesso accade con i videogiochi, con i like sui social, con lo shopping compulsivo.

Ogni volta che rincorriamo un oggetto del desiderio, entriamo in tensione mentale. E anche quando lo otteniamo, la tensione ritorna: o per la paura di perderlo, o perché ci stanchiamo presto e vogliamo qualcos’altro.

È così che i vizi diventano uno strumento perfetto per mantenerci in uno stato di zombizzazione collettiva, facilmente manipolabile da chi detiene il potere. Basti pensare a come, negli ultimi anni, molte persone abbiano accettato imposizioni esterne pur di non rinunciare alle proprie abitudini e comodità.

La vera felicità non è fuori, ma dentro di noi

Ed ecco la verità: la felicità non si trova negli oggetti, nello status sociale o nelle relazioni condizionate dal bisogno.
La felicità vera nasce solo quando ci liberiamo dai vizi e torniamo a contatto con la nostra natura autentica.

Noi siamo scintille divine, esseri di luce, amore e pace. Non siamo nati per vivere nella tristezza, nella rabbia, nella depressione. È la manipolazione del “lato oscuro della forza” che ci ha convinti a credere che senza certi oggetti o condizioni non possiamo essere felici.

In realtà, la felicità è uno stato di coscienza che emerge quando riconosciamo chi siamo veramente.

Non esiste una bacchetta magica, ma una via concreta

Molti cercano scorciatoie, tecniche miracolose o corsi che in pochi giorni promettono di regalare la pace interiore. Mi spiace dirlo: la bacchetta magica non esiste.

Esiste però una chiave fondamentale, che io amo chiamare “la vera bacchetta magica”: Costanza.
Costanza è l’attitudine interiore, la forza che ci permette di applicare ogni giorno pratiche e metodi che ci aiutano a smantellare la mente illusoria e i condizionamenti che ci tengono prigionieri.

Finché tra noi e la nostra parte divina esiste una “grande muraglia” fatta di desideri, false credenze e dipendenze, non potremo mai sperimentare la vera libertà.

Come abbattere la muraglia interiore

La strada è quella di un percorso di crescita interiore e spirituale.
Gli strumenti ci sono: la meditazione, le pratiche di consapevolezza, le discipline spirituali tramandate dai maestri. Tutte ci guidano a uscire dall’inganno della mente per tornare al cuore, dove risiede la nostra vera essenza.

Liberarsi dai vizi non significa privarsi della vita, ma tornare a vivere davvero. Significa scoprire che la nostra natura originaria è gioia, amore e pace – non dipendenti da un oggetto del desiderio, ma espressione pura del nostro essere.

I vizi sono catene che ci illudono, ci anestetizzano e ci rendono schiavi. Ma la vera felicità non è fuori, non è negli oggetti, non è nei like o nello status sociale. È dentro di noi, nello stato di coscienza che riconosce la scintilla divina che siamo.

Non serve una bacchetta magica: serve costanza, dedizione quotidiana e il coraggio di guardare oltre i condizionamenti.
Solo così potremo liberarci dalla dipendenza dei vizi e riscoprire la gioia autentica di vivere.