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Reiki nel panorama Wellness e Termale

3 Settembre 2014 by Gianluigi Costa

La flessibilità del Reiki lo rende complementare a molte pratiche

Siamo in un’epoca dovo l’attenzione per il benessere fisico e psichico sta assumendo una sempre maggiore rilevanza nella nostra società. Molte sono le fonti di stress e di malessere fisico. Andiamo dalle tensini mentali sul posto di lavoro, a casa, a posture non correte a lovori sedentari o semplicemente ripetitivi che non permetto alla mente ed al corpo di avere una sono e correto sviluppo. Questo modo vi vivere crea e genaera sempre più malesseri su tutti i piani.
Il panorama delle varie dscipline psicocorporee è sicuamente in aumento, così come i fruitori di queste discipline, ma in questo articolo vorrei parlare di una disciplina che si stà sempre più diffondendo in tutto il mondo, non è una nuova discplina, ma è un’antica arte di benessere psico-fisico-spirituale che stà vivendo una seconda giovinezza. “Il Reiki” . La parola Reiki è d’origine giapponese ed è composta da due sillabe: Rei e Ki.
La prima, Rei, significa qualcosa di misterioso, miracoloso e sacro. Essa sta ad indicare l’Energia primordiale (Divina); è quell’energia che esisteva ancor prima della creazione dell’universo, è il principio divino dal quale è scaturito il Big Bang e che ha portato alla creazione dell’universo in tutte le sue manifestazioni (Ki).
La seconda, Ki, significa atmosfera, o qualcosa che non si vede, o l’energia dell’universo. Tale termine indica l’Energia Vitale Universale intrinseca ad ogni essere e/o cosa. Il Ki permette ad ogni cosa di esistere e agli esseri viventi di vivere, è l’energia che regola il funzionamento stesso dell’Universo. Ki è il corrispondente del Chi per i cinesi, del Prana per gli indù, Luce o Spirito Santo per i cattolici, ecc.
Perchè il Reiki sta vivendo questa seconda giovinezza? Perchè ci si è accorti che Reiki per sua natura è semlice e complementare con molte altre pratiche e discipline. Infatti è sempre più diffuso l’uso del Reiki nelle SPA, abbinato alle più diverse forme di trattamento, oltre ad avere una sua ben precisa collocazione.

vediamo ora alcune aree di applicazione del Reiki nel panorame Wellness Termale:

•Ampliamento delle attività in ambito termale, con inserimento di discipline Bio-Energetiche.
•Tradizione classica mediterranea.
•Le terme erano un sito di Cura.
•Le energie dell’acqua e dei fanghi abbinata all’uso di Reiki
•L’armonizzazione energetica di preparazione.
•Il Giappone ha una grossa tradizione di cura termale.
•Non richiede spazi particolari o ambientazioni particolari.
•A cosa serve.
•Terapia del dolore
•Seminari (Amatoriali) di per il mantenimento
•No controindicazioni
La tradizione classica meditarranea

•E’ storia, che le terme siano sempre state parte integrale da almeno un paio di millenni della cultura classica, romana e greca e comunque del bacino del mediterraneo.
•Per parlare della storia del termalismo e del progredire delle conoscenze relative alle proprietà terapeutiche delle acque minerali e del loro impiego nel corso dei secoli, si deve prima di tutto considerare la peculiarità del rapporto dell’uomo con l’acqua, indagando in particolare le motivazioni del fenomeno per il quale l’uomo ha da sempre ricercato la salute ed il benessere in questo elemento.
•L’acqua non è solo il costituente corporeo prevalente (sappiamo che il corpo di un adulto è composto da acqua per il 60%), ma anche oggetto simbolico, valore culturale. Alle fonti sono ancora legati i pellegrinaggi di cura, fenomeni di culto legati a figure sante o divine, al soggiorno termale si accompagna, oggi più che mai, la ricerca del benessere psichico e spirituale.
•Anche oggi, pur nell’utilizzo termale più moderno e scientifico, non è possibile scindere, o per meglio dire “sezionare”, l’intervento medico-tecnico dall’approccio spirituale. Questa necessità si manifesta ancora oggi nel termalismo che mantiene, pur nell’impostazione medico-scientifica più rigorosa, un indirizzo di approccio globale all’uomo, laddove altre branche della medicina hanno separato la mente dal corpo, forse soffocate da un’aspirazione troppo pressante al progresso tecnologico.
•La globalità dell’uomo è sempre in primo piano nel termalismo e non solo come reminiscenza storica o culturale: ne è prova uno degli attuali orientamenti di studio in ambito idrologico volto ad approfondire le sinergie che intervengono durante il soggiorno termale a potenziare la terapia. Nel corso di questi studi si approfondiscono i ruoli degli stimoli ambientali esterni e dello stimolo interno nel loro significato in senso terapeutico stretto e motivazionale
La Roma Antica

•A Roma il fenomeno termale conobbe un enorme sviluppo che coinvolse in modo evidente l’edilizia ma che accrebbe soprattutto il significato igienico del bagno con connotazioni di ordine sociale e culturale.
Agli inizi dell’era repubblicana si effettuavano bagni all’aperto ed in acqua fredda, ma ben presto molte case romane adibirono una stanza al bagno, dapprima sempre freddo, in seguito riscaldato e sempre più ricco di locali adibiti ad usi complementari (sauna, massaggio, relax).
I primi stabilimenti termali pubblici erano piccoli e semplici. Durante l’impero sorsero i grandiosi edifici termali di cui ammiriamo ancora le vestigia e che rappresentarono, per l’epoca, una istituzione sociale a tutti gli effetti. Le terme erano aperte a tutti: i romani le frequentavano si può dire quotidianamente ed indipendentemente dal ceto sociale.
Ai complessi più grandi, resi maestosi da marmi e decorazioni pregevolissime, erano annesse biblioteche, sale per riunioni e conferenze, palestre, stadi, solari. Vi si svolgevano scambi sociali, culturali e commerciali; i porticati ospitavano botteghe di ogni genere, c’erano giardini e passeggiate.
Le terme romane rappresentavano, in conclusione, quanto di più vicino possibile si può immaginare ad un “luogo di benessere” in senso moderno.
Ai bagni pubblici, nei quali le tariffe erano scrupolosamente contenute per permetterne la frequentazione da parte dei ceti meno abbienti, si aggiunsero in seguito bagni privati più costosi, più raffinati, a carattere di club, che tuttavia segnarono poco la storia della civiltà romana delle terme, sopravanzati nel ruolo igienico e sociale dai grandi complessi statali ed in quello elitario, culturale e politico, dalle terme delle maggiori domus romane.
Il Modioevo

•E’ possibile affermare, semplificando, che nel Medio Evo, mentre l’uso del bagno come pratica igienica va scomparendo ed il suo antico valore sociale ed edonistico viene messo al bando, si assiste alla nascita dell’idrologia con fisionomia di pratica terapeutica.
In gran parte su credenze ed osservazioni popolari, ma con spirito empirico encomiabile, vengono indagati i meccanismi d’azione delle varie acque e si attribuiscono loro effetti specifici diversi. Le acque solfuree vengono raccomandate per le malattie della pelle e le salsobromoiodiche per la sterilità femminile, ciò che è confermato anche ai nostri giorni.
Si amplia, inoltre, il campo delle metodiche: accanto al bagno ed alla bibita compaiono le inalazioni di vapori, le terapie inalatorie e sudatorie in grotte naturali nelle quali scaturiscono sorgenti termali e l’applicazione di fanghi.
Dal 700 al 900

•Dal XVIII secolo assistiamo allo sviluppo scientifico della medicina con l’affermarsi del metodo sperimentale. Soprattutto il sopravvenire della chimica moderna, che rende possibili le prime indagini sulla composizione delle acque minerali, contribuisce alla svolta scientifica dell’idrologia.
Il Termalismo Oggi

•Ai nostri giorni la medicina termale è una scienza che utilizza, al pari di ogni altra disciplina medica, presidi diagnostici e terapeutici resi disponibili dal progresso tecnologico e delle conoscenze e che promuove e sviluppa la ricerca scientifica. Questo approccio rigoroso è dettato dalla volontà e dalla necessità di sfruttare appieno le proprietà terapeutiche del patrimonio idrominerale.
Le Terme erano un sito di cura

•Le terme sono sempre state un sito di cura, che si è saputo trasformare nel corso dei secoli, anche in funzione delle mode e/o delle abitudini sociali delle varie epoche.
La tradizione termale Giapponese

•Il Giappone è il paese con una tradizione termale tra le più antiche. Al rigoroso approccio occidentale, in Giappone presso le terme possiamo trovare molte delle discipline bio-energetiche o di massaggio tanto richieste in occidente. Tutte le medicine hanno dei limiti, soprattutto se prese singolarmente. La possiblità di oggi è quella di poter integrare l’approccio occidentale a molte e valide medicine tradizionali, le quali hanno per antonomasia migliaia di anni di storia.

Le terapie non convenzionali alle Terme

•Sono anni che i vari istituti termali propongono diverse terapie non convenzionali all’interno delle loro strutture, in quanto sono oggi di moda.
Ma il fatto di ritenere questo approccio alla salute una moda, ha portato a molta approssimazione nella selezione dei terapisti olistici. Molti istituti termali propongono Shitsu, Ayurveda, Reiki e altro senza una vero e proprio protocollo sensato e motivato.
•Spesso sui depliant delle strutture termali si trova una lista di terapie a volte poco spiegate e di conseguenza poco richieste.
Le energie dell’acqua e dei fanghi abbinata al Reiki

•Ben sappiamo che nell’universo tutto non è altro che energia, che si caratterizza in miliardi di frequenze vibrazionali, alcune delle quali possono risultare dannose alla salute dell’uomo, ma altre assai benefiche. L’uso delle acque con varie proprietà è appunto alla base delle cure termali.
•I vari benefici che si possono ottenere non sono solamente generati dalle componenti chimiche presenti nell’acqua, ma anche e soprattutto dalle energie emesse dalle singole acque.
•Non a caso in alcune culture vengono utilizzate anche le acque sante (vedi Lourdes).
•Reiki utilizza l’energia universale per riequilibrare lo stato energetico delle persone ricreando le condizioni per ristabilire nuovamente l’equilibrio psico fisico venuto a mancare.
•Proprio per questa sua natura ha la caratteristica di essere assolutamente complementare ai vari trattamenti termali. Non solo agendo sul paziente, ma, anche e direttamente sulle acque e sui fanghi.
•Su questo aspetto sarebbe anche interessante effettuare delle sperimentazioni scientifiche.
L’armonizzazione energetica di preparazione

•Proprio per le caratteristiche sopra citate, un ottimo modo per abbinare la pratica del Reiki alle cure termali, sarebbe la preparazione del paziente atta a creare le migliori condizioni per meglio rispondere alle applicazioni di acque e fanghi.
•predispone la struttura energetica rimuovendo blocchi di energia.
•Crea un profondo stato di rilassamento che ha il beneficio di rendere il paziente più ricettivo
•Aiuta l’organismo nel processo di eliminazione delle tossine
Reiki lo si può anche insegnare

•Per la sua semplicità di apprendimento e di utilizzo Reiki si presta ad essere insegnato alle persone che soggiornano alle terme.
•Mediamente una persona si ferma 7/10 gg ed ogni giorno è scandito da alcuni trattamenti. Ma le persone che soggiornano hanno anche molto tempo libero. Che potrebbero utilizzare per apprendere Reiki, così da mettersi in condizione di potersi auto-trattare anche a casa.
•In questo modo avranno anche un miglior ricordo del loro soggiorno nella struttura che hanno scelto.
A cosa serve il Reiki

•A livello fisico, Reiki mete in moto un processo d’eliminazione delle tossine, riattiva la circolazione, stimola il sistema linfatico ed Endocrino, diminuisce le sintomatologie dolorose, rafforza il sistema immunitario, rigenera i tessuti e induce un profondo stato di rilassamento attenuando lo stress.
•-A livello mentale/emozionale, lavora in profondità nel nostro inconscio, andando a ricreare quegli equilibri naturali che sono venuti a mancare in seguito a traumi psico-emozionali legati al nostro passato in tutti i tempi.
•-A livello spirituale, ci porta ad una maggiore consapevolezza interiore, con la naturale conseguenza del graduale riavvicinarsi alla natura della nostra anima e a riprendere il pieno possesso della nostra vita e della salute. Portandoci sempre più vicino alla divinità che è in noi.
Terapia del Dolore

•Reiki è ottimo come coadiuvante alla terapia del dolore, teniamo presente che molte delle patologie che si curano alle terme hanno la caratterista sintomatica del dolore, a volte anche molto accentuata. Reiki in questo è di grande aiuto portando solitamente dei benefici anche nella terapia breve (unica applicabile in 7/10 GG).
Reiki non ha controindicazioni

•Reiki, non solo non ha controindicazioni, ma si è rivelato come ottimo coadiuvante a qualsiasi tipo di approccio terapeutico, tradizionale e non. Per questa sua peculiarità è stato inserito nei sistemi sanitari nazionali di molti paesi al mondo ed in Europa; Germania, Svizzera, Olanda ed altri.