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Hibiki: le sensazione delle mani nel Reiki

13 Novembre 2019 by Gianluigi Costa

**Svelando i Misteri del Reiki: Le Sensazioni nelle Mani dell’Operatore**

Il Reiki, un’antica disciplina di guarigione basata sulla canalizzazione dell’energia universale attraverso le mani dell’operatore, è un mondo affascinante e misterioso. Mentre spesso ci concentriamo su come il ricevente del trattamento di Reiki sperimenta una sensazione di profondo rilassamento e benessere, vale la pena provare anche il punto di vista dell’operatore. Durante una sessione di Reiki, l’operatore può sperimentare sensazioni uniche, conosciute come “Hibiki”, che rivelano preziose informazioni sulla qualità e l’intensità dell’energia coinvolta.

Il calore

Il calore è una delle sensazioni più comuni che un operatore di Reiki può percepire nelle proprie mani. Questo calore può variare notevolmente, da una sensazione appena percettibile a un calore così intenso da essere paragonato a un “bruciore benefico”. La variazione di intensità di questa sensazione è un indicatore significativo. Più intensa è la sensazione di calore, maggiore è la quantità di energia universale che fluisce attraverso l’operatore verso il destinatario del trattamento.

Il freddo

Ma ciò che forse è ancora più intrigante è il fenomeno opposto: le mani fredde dell’operatore. In alcune occasioni, un operatore può sperimentare un freddo insolito, specialmente in un trattamento che comunemente è associato al calore terapeutico. Questa sensazione di freddo può sconvolgere le aspettative, ma è altrettanto rivelatrice. Potrebbe essere un segnale che l’energia sta lavorando in modi inaspettati per riequilibrare il destinatario del trattamento.

Formicolio e spilli

Ma il mondo del Reiki non si ferma qui. Oltre al calore e al freddo, gli operatori possono sperimentare una gamma di sensazioni, tra cui formicolio alle mani, sensazioni di spilli, mani che sembrano gonfie o intorpidite e persino bolle energetiche che sembrano emergere dall’interno. Tutto ciò che esula dalla sensazione di calore è indicativo di come l’energia si sta manifestando in termini di qualità ed intensità.

Hibiki

Queste sensazioni, collettivamente conosciute come “Hibiki”, svolgono un ruolo cruciale nell’arte del Reiki. Indicano la presenza di Byosen, cioè energia negativa o squilibrio energetico, sotto le mani dell’operatore. Questa consapevolezza è fondamentale per ottimizzare il trattamento, permettendo all’operatore di uscire dalla tempistica di base insegnata nei corsi di base e di adattarsi in tempo reale alle esigenze energetiche del ricevente.

L’operatore esperto

Gli operatori più esperti sanno che queste sensazioni sono le chiavi per individuare le aree che necessitano di maggiore attenzione e guarigione. In altre parole, il Reiki è un’arte intuitiva che si basa sul feedback sensoriale e che si evolve costantemente durante il trattamento.

Conclusioni

In conclusione, il Reiki è molto più di un semplice tocco terapeutico; è un’esperienza energetica profonda che coinvolge sia il ricevente che l’operatore. Attraverso le sensazioni di Hibiki, gli operatori possono comprendere meglio come l’energia universale sta operando e adattare il loro approccio per ottimizzare i risultati della guarigione. Un mondo di sensazioni misteriose attendono coloro che si immergono nel Reiki, rendendo questa disciplina ancora più affascinante e profonda di quanto si possa immaginare.

Nel seguente video una dettagliata spiegazone epr meglio comprendere queste sensazioni

Hibiki: le sensazione delle mani nel Reiki