Reiki e scienza
Una panoramica di lavori scientifici sul Reiki
Quante volte sentiamo dire che Reiki non funziona o è una presa in giro. Molti insigni scienziati, senza mai avere sperimentato Reiki si arrogano il diritto di giudicare quello che non conoscono, solamente perchè ad oggi non hanno gli strumenti per dimostrare l'energia di Reiki.
Cosa comunque non vera in quanto esistono strumenti in grado di misurare le energie magnetiche ed elettriche emesso dagli oggetti ed anche dal corpo umano. Addirittura ci sono degli scienziati che hanno misurato le energie emesse dai singoli organi in stato di salute e le stesse in organi in stato di malattia.
Non voglio parlare troppo di un argomento che non è il mio, ma vi posso consigliare il libri del Proff. Piergiorgio Spaggiari, medico e fisico, su quella che lui stesso ritiene essere la medicina del futuro: "La Medicina Quantistica". Potete inoltre seguire un importante intervento che il Proff. Spaggiari ha tenuto alla conferenza stampa di presentazione dell'Associazione Italiana Reiki
Altre Ricerche concluse e pubblicazioni
Di seguito sono riportate le ricerche promosse dall’Associazione REF, concluse e rese pubbliche durante convegni/congressi a livello nazionale oppure su riviste nazionali o internazionali.
Reiki e cure palliative: E’ stato pubblicato sulla Rivista Italiana di Cure Palliative, Numero 3, Autunno 2005, alle pagine: 54-59, il seguente lavoro:
IL REIKI NELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE ANZIANO CON NEOPLASIA AVANZATA Autori: Vitale MT, nur, La Grassa ME, nur, Lombardi F, MD, Cova D, MD, *Cofrancesco E, MD; UOC di Onco-Geriatria, Istituto Geriatrico “Pio Albergo Trivulzio” e *Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano
Reiki e prevenzione del burnout: Durante il XX Congresso Nazionale S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica, “L'ansia nella clinica e nella società attuale. Prospettive di formazione - prevenzione e terapia”, che si è tenuto a Verona dal 20 al 23 ottobre 2005, è stato presentato come argomento della Tavola Rotonda il lavoro dal titolo:
L’AUTO-TRATTAMENTO REIKI COME STRUMENTO DI SELF HELP NELLA PREVENZIONE E CURA DELBURNOUT
Autori: Cofrancesco E., Merati L.*, Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano e * Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Ospedale San Carlo Borromeo, Milano. Reiki, spiritual healing Durante il XX Congresso Nazionale S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica, “L'ansia nella clinica e nella società attuale. Prospettive di formazione - prevenzione e terapia”, che si è tenuto a Verona dal 20 al 23 ottobre 2005, è stato presentato il lavoro dal titolo:
REIKI, UNA CURA SPIRITUALE DELL’ANSIA, DELLA DEPRESSIONE E DEL DOLORE IN CLINICA
Autori: Cofrancesco E., Merati L.*, Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano e * Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Ospedale San Carlo Borromeo, Milano.
Reiki in ospedale in spagna servizio di Tele Madrid
http://www.asca.it/news-SALUTE__STUDIO__REIKI_E_BIOMASSAGGI_POSSONO_FAR_BENE-870912-ORA-.htmlSALUTE: STUDIO, REIKI E BIOMASSAGGI POSSONO FAR BENE |
(ASCA) - Roma, 30 ott - Micro-massaggi terapeutici, digito-pressione rilassante, meditazione e controllo del respiro. Posizioni e rituali del Reiki, disciplina orientale che predica l'autoguarigione attraverso le bioenergie. Ma sono davvero efficaci o un passatempo senza pretese? Domanda al centro di uno studio pubblicato sul Journal of Behavioral Medicine.I sostenitori del Reiki la definiscono terapia dello spirito in grado di alleviare anche il dolore fisico. Shamini Jain, della Division of Cancer Prevention and Control Research dell'Universita' della California, e Paul Mills, dal Dipartimento di Psichiatria dello stesso ateneo, hanno condotto una revisione su 66 studi clinici che si sono occupati della teoria del biocampo energetico come forma di cura per diversi disturbi e in diverse popolazioni. Jain e Mill non sono cosi' scettici. L'analisi dei risultati, a parere dei due ricercatori, mostrerebbe una effettiva riduzione dei sintomi dolorosi nei pazienti in ospedale o colpiti da un tumore. Le prove raccolte sono a favore della meditazione anche come rimedio alla perdita di colpi della memoria o contro l'ansia. |
REIKI NEGLI OSPEDALI IN ITALIA
• San Carlo Borromeo - Milano • Le Molinette - Torino • Cardinal Massaia - Asti • San Raffaele Giglio - Cefalù • Fondazione Pascale – Napoli • AltroSan Carlo Borromeo - Milano
Conclusioni: Lo studio osservazionale ha dimostrato che: - Reiki è un’ottima tecnica di rilassamento ed analgesia; - in supporto alla terapia farmacologica convenzionale, Reiki è in grado di ridurre: 1. la frequenza di attacchi di emicrania del 50%; 2. l’intensità e la durata di ciascun attacco; 3. la depressione che accompagna lo stato di malattia; 4. il numero di giornate lavorative perse e il ricorso a visite mediche; - i benefici apportati da un ciclo di 8 sedute settimanali di Reiki perdurano per almeno 6 mesi dalla conclusione del ciclo stesso.Le Molinette - Torino
Obiettivi generali dello studio: - Promuovere la diffusione e l’inserimento del Reiki in ambito ospedaliero e sanitario, in particolare a supporto dell’iter terapeutico del malato oncologico; - Valutare l’efficacia del Reiki nell’accompagnamento dei malati oncologici nel corso delle diverse fasi della malattia e come affiancamento alle cure palliative. - Studio effettuato su pazienti oncologici - Responsabile progetto: dott.ssa Giuliana Ritorto Obiettivi specifici della raccolta dati: Rilevare l’efficacia di Reiki su: - lo stato fisico del paziente nel suo iter terapeutico (rilassamento); - o sullo stato emotivo del paziente nel suo iter terapeutico (cambiamento dello stato d’animo); - o la capacità di attivare/dare energia, nel paziente trattato, alle proprie risorse fisiche ed emotive nel far fronte alla malattia; - o capacità del paziente nell’affrontare cure farmacologiche prolungate e nel rapportarsi con la struttura ospedaliera; - o effetti collaterali indotti dal trattamento chemioterapico; - o importanza delle cure complementari nei pazienti oncologici. Risultati dello studio pilota: I dati che seguono sono relativi ai trattamenti del periodo compreso tra settembre 2004 e giugno 2005. Sono stati raccolti secondo una procedura (diario paziente) dove veniva chiesto al paziente di compilare un diario ripartito in tre sessioni : I° da compilare prima del trattamento In questa sessione veniva valutata: - la presenza o meno di dolore; - le problematiche relative ai sintomi quali: debolezza, senso di nausea, vomito, diarrea, stitichezza, ecc.; - lo stato d’animo generale del paziente: paura, preoccupazione, rabbia, ecc. II° da compilare dopo il trattamento In questa sessione venivano valutate le sensazioni provate dal paziente durante il trattamento quali : caldo freddo, rilassamento, tensione , benessere etc. III° da compilare nelle 48 ore successive al trattamento Si valutava nuovamente: - la presenza o meno di dolore; - le problematiche relative ai sintomi; - lo stato d’animo generale; - i benefici ricevuti dal trattamento. Da una prima analisi dei dati rilevati emerge che i 94 trattamenti hanno prodotto beneficio nella maggior parte dei casi (98%) in quanto il trattamento ha indotto un effetto profondo di rilassamento accompagnato da una piacevole sensazione di calore e notevoli benefici sull’umore inducendo uno stato emotivo di tranquillità che in alcuni casi si protrae anche per alcuni giorni successivi al trattamento. Nel 10% dei casi analizzati si è anche rilevata una diminuzione della sintomatologia dolorosa, anche se non vi sono dati rispetto alla terapia antidolorifica assunta o meno dai pazienti. Alcuni pazienti hanno riferito di aver avuto un miglioramento della qualità del sonno. Conclusioni: Si può concludere che il trattamento reiki influisce positivamente sia come aiuto psicologico nell’affrontare l’iter di terapie, negli stati d’ansia e depressione, sia come supporto integrativo alla terapia del dolore. Partendo da questo piccolo studio, che potremmo chiamare pilota, è nata l’idea di continuare la raccolta dati costruendo una nuova scheda che ci permetta di valutare in modo più sistematico i dati che possono emergere, cercando di raccogliere i dati di tipo quantitativo e quelli di tipo più qualitativo che sono emersi dalla precedente raccolta .Ospedale Cardinal Massaia Asti
- Studio effettuato su pazienti oncologici - Responsabile progetto: dott. Franco Testore Come nasce il progetto: Dopo essere venuti a conoscenza dell’utilizzo del Reiki da parte di varie strutture ospedaliere nel mondo, nasceva l’idea di introdurre il Reiki anche presso i pazienti oncologici dell’Ospedale di Asti. Il 16 febbraio 2007, tale idea veniva proposta da parte di 12 operatori volontari (diventati poi 21) dello Studio Rebis al Direttore della S.O.C. di Oncologia Dott. Franco Testore, e per conoscenza al Direttore del Polo Oncologico di Asti. Di seguito, nel mese di marzo, tale proposta veniva sottoposta all’attenzione del Direttore Sanitario dei PP.OO.RR, al quale si evidenziavano e si documentavano le origini, le finalità e gli effetti attinenti al Reiki, sottolineando che tale iniziativa non avrebbe comportato né aggravi lavorativi per il personale né oneri economici per l’A.S.L o per il paziente. Il Dott. Franco Testore, al fine di testare l’eventuale beneficio della tecnica sui pazienti che volontariamente avrebbero deciso di sperimentarla, attivava uno studio che sottoponeva al vaglio del Comitato Etico territorialmente competente (Comitato Etico dell’Azienda ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria). Il Comitato Etico, il cui ambito è la valutazione dell’eticità e della valenza scientifica degli studi, e senza l’approvazione del quale non è possibile svolgere studi nelle strutture ospedaliere, nell’ottobre del 2007 esprimeva il proprio parere favorevole alla conduzione dello studio. Nel gennaio del 2008 gli operatori, dopo essersi messi in regola con le polizze assicurative, con l’idoneità sanitaria rilasciata dal SMLO e dopo aver avuto l’autorizzazione da parte della Direzione Sanitaria all’utilizzo di alcune stanze libere da attività di reparto presso la SOC di Oncologia, iniziavano la loro attività. In cosa consiste il progetto: In seguito a preventiva valutazione clinica da parte dell’Oncologo e benestare del Primario e dopo aver concordato l’orario, subordinato alle terapie mediche, con il personale medico e di sorveglianza, i pazienti che hanno espresso la volontà di poter fruire della tecnica Reiki, come affiancamento alla terapia tradizionale, iniziano i trattamenti. La pratica consiste in due trattamenti settimanali intervallati, l’uno dall’altro, da un periodo di sospensione che varia da un minimo di due giorni ad un massimo di tre. Ad ogni paziente si sottopone, fin dal primo trattamento, un questionario sulla qualità della vita validato EORTC (European Organisation for Research and Treatment of Cancer), normalmente in uso presso i reparti di oncologia, il quale sarà compilato dal paziente stesso ogni 4 settimane per 4 mesi consecutivi. Lo scopo di tale strumento è valutare eventuali variazioni nella qualità della vita dei pazienti che si sottopongono ai trattamenti. Non vi è nessun obbligo da parte del paziente il quale può desistere in qualsiasi momento dal progetto inoltre, in accordo con il responsabile degli operatori, per necessità del paziente stesso o attestazione da parte del medico di un notevole miglioramento, i trattamenti si possono ridurre a uno la settimana. A conclusione dei quattro mesi, tempo sufficiente per ottenere un dato statistico attendibile, vi sarà una valutazione conclusiva la quale stabilirà, in percentuale, gli effetti e i miglioramenti qualitativi sulla vita del paziente. I trattamenti si svolgono nelle stanze assegnate, nella penombra e con un sottofondo musicale per favorire il rilassamento. L’operatore, dopo aver invitato il paziente a rilassarsi supino, pone le mani su alcuni punti specifici del corpo del soggetto; le mani possono essere a contatto oppure leggermente sollevate, dipende dai punti da trattare. Dopo aver trattato la parte anteriore con la prima e seconda fase, si invita il paziente, se possibile, a girarsi prono per passare alla terza fase. Al termine si offre al paziente un bicchiere di acqua naturale onde smaltire eventuali tossine.Ospedale Fondazione Pascale Napoli
- Sperimentazione su pazienti con tumore al seno - Referenti progetto: - Prof. D’Aiuto (Fondazione Pascale) - Dott. Clorinda De Marco (Associazione Italiana Reiki) Prime evidenze: I pazienti trattati mostrano importanti segnali di rilassamento e minor paura dell’intervento influendo positivamente anche sull’anestesia (più blanda). N.B. Il progetto è iniziato a maggio 2014; pertanto seguiranno maggiori relazioniAltro in Italia
Vicenza Servizio per le Tossicodipendenze e l’Alcologia (Ser.T) di (ULSS 6): da gennaio 2011 L’associazione Culturale “Sorgente di Luce“ in collaborazione col Ser.T di Vicenza propone un progetto riabilitativo per soggetti alcool dipendenti dal titolo “Reiki For Me”. Como Il Collegio degli Infermieri (IPASVI) ha inserito tra i suoi programmi di formazione anche la disciplina del Reiki. A ottobre 2008 è stato tenuto, dall’Associazione Culturale “Sorgente di Luce”, il primo corso dal titolo: “Seminario di Reiki di Primo Livello - L’utilizzo di tecniche complementari per il trattamento nell’assistenza infermieristica e autotrattamento nella gestione dello stress del professionista.” L’evento è stato accreditato ai fini ECM e gli sono stati riconosciuti 16 crediti per i due giorni di corso. Torino Il C.E.S.P.I., ente di formazione per infermieri, include i seminari di Reiki tra i suoi programmi. Camaiore L’Ospedale “Versilia” dell’Azienda Sanitaria della Regione Toscana ha inserito nei servizi a pagamento i trattamenti Reiki. Montericco di Albinea (RE) L’Hospice Casa Madonna dell’Uliveto organizza il corso «Progetto Reiki: il tocco come empatia, attenzione, energia» con accreditamento E.C.M. Il progetto si realizza nel corso di un anno ed è proposto agli operatori della struttura in prima fase, per poi essere portato ai degenti e ai loro famigliari. C’è infine una terza fase di raccolta informazioni e creazione di una banca dati. Master Reiki Associazione Italiana Reiki: Manola Balestreri Verona Durante il XX Congresso Nazionale S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica, “L'ansia nella clinica e nella società attuale. Prospettive di formazione - prevenzione e terapia”, che si è tenuto a Verona dal 20 al 23 ottobre 2005, è stato presentato il lavoro dal titolo: REIKI, UNA CURA SPIRITUALE DELL’ANSIA, DELLA DEPRESSIONE E DEL DOLORE IN CLINICA - Autori: Cofrancesco E., Merati L.*, Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano e * Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Ospedale San Carlo Borromeo, Milano.REIKI OSPEDALE SAN CARLO
Reiki in ospedale le tecniche di rilassamento come trattamento integrativo nella cura del dolore: Reiki e terapia dell’emicrania L. Merati, C. Brianzoli, F. Barbagelata, C. Borghi, L. Colombo, *E. Cofrancesco Azienda Ospedaliera ‘Ospedale San Carlo Borromeo’, Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Milano *Dipartimento di Scienze Medico Chirurgiche, San Donato, Università degli Studi di Milano
- Età media: 37 anni
- Sesso (F): 97 %
- Titolo di studio: laurea o diploma, 61 %
- Frequenza di attacchi di emicrania /mese: 10
- Intensità media del dolore durante l’attacco: leggero-moderato, 65 %; intenso-invalidante, 35 %
- Durata media del dolore durante l’attacco: >4 ore, 75 % dei pazienti
- Drop out: 2
basale (n=36) | alla fine del ciclo (n=36) | follow up (n=32) | |
End points di efficacia: frequenza di attacchi al mese (giorni) | 10.3±6.0 | 5.5±4.9 (p<0.0001) | 4.8±5.0 (p<0.0001) |
End points di efficienza: | |||
1) giornate lavorative perse negli ultimi 6 mesi | 4.9±8.6 | = | 0.8±2.3 (p<0.01) |
durante i due mesi del ciclo | = | 0.2±0.4 (p<0.01) | = |
2) visite mediche negli ultimi 6 mesi | 3.2±3.1 | = | 0.3±0.9 (p<0.01) |
durante i due mesi del ciclo | = | 0.1±0.2 (p<0.0001) | = |
- la frequenza di attacchi di emicrania del 50%
- l’intensità e la durata di ciascun attacco
- la depressione che accompagna lo stato di malattia
- il numero di giornate lavorative perse e il ricorso a visite mediche
- Roncolato M, Arpinelli F, Fabbri I, et al. The cost of the migraine patient in Italy. J Headache Pain 2000;1:173-7.
- Bullock M. Reiki: a complementary therapy for life. Am J Hosp Palliat Care 1997; 14:31-33.
- Olson K, Hanson J. Using Reiki to manage pain: a preliminary report: Cancer Prev Control 1997; 1:108-13.
- Olson K, Hanson J, Michaud M. A phase II trial of Reiki for the management of pain in advanced cancer patients.
- Alandydy P. Using Reiki to support surgical patients. J Nurs Care Qual 1999; 13:89-91.
- Snyder JR. Therapeutic touch and the terminally ill: healing power through the hands. Am J Hosp Palliat Care 1997; 14:83
- Wind Wardell D, Engebretson J. Biological correlates of Reiki Touch healing. J Advanced Nursing 2001;33:439-45.
- Headache Classification Committee of the International Headache Society: Classification and Diagnostic Criteria for Headache Disorders, Cranial Neuralgias and Facial Pain. Cephalalgia 1988; 8 (suppl 7):1-96.

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ELENCO DEI PROGETTI CHE HANNO TERMINATO IL PERIODO DI STUDIO OSSERVAZIONALE PREVISTO (rif. d.g.r. n. VI/48041 del 4.2.2000) Elenco in ordine di: Settore di applicazione e Metodo di cura. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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