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Reiki a distanza è giusto?

3 Settembre 2014 by Gianluigi Costa

Il Reiki a Distanza:  Intenzioni Pure

Introduzione: Il mondo del Reiki è ricco di conoscenze e pratiche, ma una questione che ha sempre suscitato discussioni è il tema dell’invio del Reiki a persone senza il loro consenso. Molti insegnanti di Reiki insegnano che questa pratica potrebbe violare il libero arbitrio del ricevente, ma c’è un lato di questa discussione che merita attenzione. In questo articolo, esploreremo il concetto del Reiki a distanza, l’energia intelligente e le intenzioni pure che possono rendere questa pratica etica e amorevole.

Reiki: Un’Intelligenza Divina: Il Reiki è spesso descritto come un’energia intelligente e divina. Questa consapevolezza è cruciale per comprendere perché l’invio del Reiki a distanza può essere considerato etico. Poiché il Reiki è un’energia divina, si dice che operi in modo rispettoso del libero arbitrio del ricevente. In altre parole, se il ricevente non è destinato a beneficiare dalla pratica, il Reiki semplicemente non avrà effetto su di lui.

L’Abbandono all’Energia Divina: Uno degli aspetti più importanti del Reiki a distanza è l’atto di abbandonarsi all’energia divina. Questo è un atto di fede e preghiera, in cui ci mettiamo a disposizione come canali per l’energia universale. Quando facciamo ciò, l’ego viene messo da parte, e ciò che interagisce con il ricevente non è la nostra energia mentale o psichica, ma Dio o l’Energia Universale stessa. Questo rappresenta la forma più elevata di preghiera, in cui chiediamo a Dio di intervenire e intercedere attraverso di noi per il bene del ricevente.

L’Atto d’Amore: L’invio del Reiki, sia a distanza che di persona, è fondamentalmente un atto d’amore. Non dovremmo mai sentire la necessità di chiedere il permesso di amare qualcuno. L’amore è universale, e quando inviamo Reiki, stiamo semplicemente estendendo questo amore a coloro che ne hanno bisogno. Non è necessario chiedere il permesso di amare, ma è fondamentale farlo con intenzioni pure e amorevoli.

Controllare i Pensieri Negativi: Mentre il Reiki stesso è una pratica benefica, è importante ricordare che i pensieri negativi o energie negative generate dall’ego possono influenzare il processo. Controllare i pensieri negativi verso gli altri è fondamentale per mantenere intenzioni pure e amorose.

Coinvolgimento del Ricevente: Se possibile, è buona prassi informare il ricevente del trattamento a distanza e incoraggiarlo a partecipare attivamente. Anche a distanza, il ricevente può contribuire sdraiandosi, rilassandosi e aprendosi all’energia del Reiki. Anche se il trattamento funziona indipendentemente dalla sua partecipazione, è importante che il ricevente si impegni consapevolmente nel processo.

Conclusione: Il Reiki a distanza può essere una pratica etica e amorevole quando è guidata da intenzioni pure, abbandono all’energia divina. Questa forma di guarigione ci insegna che l’amore e la compassione possono essere estesi senza limiti, senza dover chiedere il permesso di amare. È un’opportunità per condividere il dono dell’energia universale per il bene di tutti.

Reiki a distanza è giusto senza che il ricevente lo sappia?

 

8 thoughts on “Reiki a distanza è giusto?

    1. Salve, mi chiamo Dania e abito a Torino. Era mia intenzione avvicinarmi al Reiki in quanto lo ritengo molto positivo a 360 gradi. Mi è capitato di contattare un cosiddetto ” Maestro ” ( si fa chiamare così ) su facebook tramite mia sorella. In parole povere il ” Maestro ” mi ha detto che ho troppe negatività, secondo lui, quindi di andare a purificarmi e poi tornare…… sono allibita, è possibile una cosa del genere?
      Grazie.
      Dania

      1. questo maestro ha bisogno lui di una purificazione mentale! Reiki per tutti coloro che lo scelgono, nessuno dovrebbe ergersi al di sopra dell’intelligenza dell’energia universale che rappresenta e giudicare!

  1. Dania scusami ma in che senso dovresti purificarti secondo questo pseudo maestro? Io ho preso il II livello venerdì scorso…. ho aspettato 6 mesi dal primo; durante tutto questo periodo ho fatto ogni giorno un autotrattamento; e al tempo stesso…. veniva a casa mia mia sorella che si è prestata…. per farmi fare pratica…. non è già questa una purificazione????
    Trovati un Maestro in zona, uno serio che sappia instradarti, poi fai tanta, tanta pratica.
    Un in bocca al lupo. Ciao

  2. Io ho una domanda: se la persona su cui si vuol fare Reiki, la si informa, e non crede a queste cose, come bisogna procedere? Forse è giusto Lasciar Perdere? Insistere non. Reso che sia un atto d’amore. Magari nel karma di quella persona non c’è questo tipo di aiuto… Chi sa rispondermi ?

    1. Se non crede non è un problema, Reiki funziona comunque. Se non lo vuole ricevere non lo si deve imporre. Se si tratta a distanza non ti porre il problema. L’energia di Reiki sa meglio di noi cosa deve fare, se non è karma per quella persona ricevere reiki l’energia non interverrà. Mentre è dovere di chi fa Reiki rimettersi al servizio disinteressato.

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